Ce la possiamo fare!

Mechtild Scheffer, una delle più conosciute esperte di Floriterapia, a proposito di Gorse scrive: “L’errore inconscio della personalità risiede anche qui nel rifiuto di riconoscere ed accettare il ruolo dell’Io Superiore come guida del proprio destino […] poiché non va tutto come era deciso, la personalità si arrende interiormente senza riflettere sulla sensatezza dell’accaduto rifiutato”.

Per A. Parmigiani autore de La ruota dei fiori:”Gorse è il Fiore dell’assunzione di responsabilità nei confronti della propria parte ‘maschile’. In un certo senso, la passività verso la propria condizione, qualunque essa sia, l’accettazione con il senso del ‘subire’, la rassegnazione che ha l’amaro in bocca sono le manifestazioni esterne dell’aver rinunciato alla sfida […] Se questo meccanismo interno si è inceppato, qualunque difficoltà ci si possa parare davanti non avrà nessun senso, non sarà possibile vederla in termini di stimolo a salire un gradino”.

Questa condizione porta verso uno stato di stanchezza interiore che si riflette anche in un “trascinarsi” fisico: non si è più in contatto con la spinta del cuore e ci si chiude alla speranza, alle possibilità che ogni occasione offre, al senso di ciò che si è vissuto o si sta vivendo.
In preda al disappunto e allo sconforto, poiché le contingenze non hanno soddisfatto le aspettative individuali, si preferisce mollare piuttosto che imparare ad apprezzare quel che c’è e da lì ripartire per ricostruire. Col tempo, si perde la fiducia nel proprio potere, diventando rinunciatari e il corpo segue l’animo facendosi pesante e lento: stanchezza, mancanza di senso, tristezza sono il Leitmotiv quotidiano.

Il giallo intenso dei fiori della Ginestra, dai quali si ottiene il rimedio Gorse, ricordano il raggio di sole che illumina il cammino, indicando una possibilità e un’occasione. Grazie a questo rimedio si comprende come far ricorso alle risorse disponibili e come orientarsi verso una rinnovata, gioiosa energia… ce la possiamo fare!