Febbraio e come liberarsi di quel che non serve più

Ho sempre adorato ricercare il significato etimologico delle parole. Sarà per la mia formazione umanistica, il mio amore per la scrittura o per la semplice curiosità di voler sempre capire “cosa c’è dietro”. Quel che ho scoperto è che il significato di febbraio è anche perfettamente in linea con la  mia passione per la naturopatia, perché questo nome deriva dal latino “februa” che indica dei “mezzi di purificazione”. Non è stupendo?

Nell’antica Roma febbraio era infatti l’ultimo mese dell’anno che cominciava ufficialmente in marzo e, per accogliere il nuovo, come si sa, si deve prima lasciare andare il vecchio. Questo richiedeva quindi dei riti di purificazione che venivano eseguiti in onore di Giunone (la Grande Dea chiamata anche Februa).

I Celti, all’inizio di febbraio, festeggiavano un nuovo inizio e lo facevano onorando la luce che, rinata, tornava a risplendere nel mondo.

Febbraio è anche il mese del Carnevale, una serie di festeggiamenti che affondano le radici in tempi antichi quando si usava questo tempo per ribellarsi e liberarsi delle vecchie regole stabilite, si affrontavano riti di iniziazione, si festeggiava la fertilità.

Febbraio è quindi il momento per lasciare andare il vecchio e aprirsi al nuovo, a una creatività feconda che possa portare un po’ di bello in più nel mondo.

Come ci può aiutare la naturopatia? Ecco i miei consigli:

Due piante depurative, diuretiche e disinfettanti delle vie urinarie che alleggeriscano dai ristagni:

  • Betulla bianca: aumenta la diuresi, riduce l’infiammazione, sostiene il rene e il fegato nella loro quotidiana funzione di emuntori.
    P.S.: sulla Betulla puoi leggere un altro articolo qui.
  • Pilosella: attiva delicatamente il rene e aumenta la diuresi, eliminando le tossine acide dal corpo.

Due fiori di Bach che ci aiutino esprimere la nostra creatività:

  • Clematis: la creatività si manifesta concretamente, qui ed ora.
  • Wild Rose: quando è necessario riuscire ad impegnarsi affinché la creatività, presente interiormente, riesca ad esprimersi in modo intenso e pieno.

Due oli essenziali che risveglino il nostro legame con la sensualità, due classici:

  • Sandalo bianco: stimolante, attivante della diuresi e antisettico, rilassa, addolcisce migliorando le relazioni, rivitalizza e ha note “afrodisiache”.
  • Ylang ylang: dolce e soave, ridona gioia ed energia, eliminando la tensione nervosa che allontana dal piacere di vivere.
    Tra l’altro, questi due oli si miscelano bene l’uno con l’altro. Vanno sempre diluiti in olio vegetale, se si intende applicarli sul corpo.

Vi auguro un buon viaggio in questo mese, in cui lasciare andare quel che non serve più e risvegliare nuove energie!