Piante e Yoga per le allergie: rimedi di pronto soccorso

Come diceva uno dei miei insegnanti di fitoterapia e come ripeto io ai miei allievi, “l’allergia è un muro di mattoni attorno all’anima”. Il significato è semplice: dietro ogni manifestazione allergica c’è una componente psicosomatica che ne sostiene la comparsa e la sintomatologia. Per questo in naturopatia siamo abituati a consigliare non solo rimedi per lenire i fastidi funzionali, ma offriamo anche strumenti che possano alleggerire i contenuti interiori (che andranno avvicinati e risolti con l’aiuto di uno psicoterapeuta nei casi più gravi e patologici).

Siamo in un momento dell’anno in cui le allergie respiratorie sono alle porte e da un giorno all’altro, complici le temperature e le altre condizioni atmosferiche, i pollini cominceranno a disperdersi nell’aria.

La preparazione a questo momento, va fatta molto prima dei mesi primaverili. In particolare ce ne dovremmo occupare verso la fine dell’inverno, per essere sicuri di abbassare a sufficienza i fattori che, accumulandosi, portano alle manifestazioni più fastidiose ed esplosive. Tuttavia, è ancora possibile intervenire e ridurre i disturbi. Ci sono alcuni rimedi, ben noti a naturopati ed erboristi, che possono funzionare in prevenzione e come “pronto soccorso”, senza presentano controindicazioni. Ve li descrivo qui sotto, insieme a una facile tecnica, imparata tanti anni fa dalla mia insegnante di yoga di allora, per disinfiammare le mucose del naso e respirare meglio.

  • Ribes nero Macerato Glicerinato: il più conosciuto antinfiammatorio naturale, utilizzato tutte le volte che si deve ridurre la reattività allergica. Riduce la rinorrea, la lacrimazione, il senso di congestione e la stanchezza. Svolge un ottimo lavoro di sostegno se utilizzato in sinergia con
  • Rosa canina Macerato Glicerinato: anche questa interviene sul sistema immunitario, modulando i fastidi allergici, come rinorrea, bruciore agli occhi, mal di testa.

Infine la tecnica:

  • Jala neti: pulizia delle narici con un particolare contenitore, simile a una piccola teiera, chiamata neti lota, che va riempita di acqua tiepida e sale (solitamente un cucchiaino raso è più che sufficiente). Il procedimento è abbastanza semplice: introdurre il becco della lota nella narice sinistra, inclinando la testa verso destra e piegandosi un po’ in avanti per lasciare che l’acqua penetri nella narice e fuoriesca naturalmente dalla narice opposta. Durante tutta l’operazione, respirare con la bocca e tenerla aperta.
    Dopo aver usato metà dell’acqua, si procede con la narice sinistra.
    Alla fine della pulizia è fondamentale asciugare bene le narici e per farlo ci si piega in avanti, per far fuoriuscire tutta l’acqua residua, e si espira in modo molto energico attraverso le due narici, inclinando il capo verso il basso. Si deve continuare fino a quanto le narici sono perfettamente asciutte.
    Le prime volte è possibile che il sale bruci o gli occhi lacrimino. Questo è dovuto al fatto che le mucose non sono abituate o che la quantità di sale vada ridotta o aumentata, tutto facilmente risolvibile con un po’ di esperienza.