Se il cibo non basta

Gli integratori alimentari sono sempre più diffusi, non sempre però adeguatamente conosciuti.
Si tratta di concentrati di quelle stesse sostanze naturali che sono presenti nei cibi e servono per far funzionare adeguatamenti i sofisticati equilibri del nostro organismo.
Oggi è molto diffusa l’integrazione con magnesio, ovvero la dieta non ne apporta a sufficienza e dunque ci vediamo costretti ad assumerlo sottoforma di capsule o polvere.
Innazitutto va detto che questo minerale seve per la produzione di energia, la contrazione muscolare, l’equilibrio nervoso e la sintesi proteica. Chi non ne assume a sufficienza è più facilmente predisposto a disturbi cardiocircolatori e immunitari.
Negli alimenti, il magnesio lo si trova in maggiori quantità nei cereali integrali (proprio nella parte che l’industria alimentare, raffinando il chicco, elimina!), ma anche nei piselli (sopratutto secchi), e nelle leguminose in generale, nella frutta disidratata (albicocche in particolare) e nei frutti oleaginosi.
Modificando le abitudini alimentari, potremmo risparmiarci tavolette e altro (che tendiamo spesso a scordare), ma se è necessario, magari perché stiamo attraversando un periodo di maggiore stress o, nel caso delle donne durante il ciclo mestruale, possiamo introdurre questo nutriente sottoforma di integratore per colmare le carenze momentanee.
L’integrazione deve essere quindi considerata come un intervento estemporaneo che intende sostenere all’energia vitale del corpo, quando non è possibile fornirgli gli alimenti giusti. Questi, con il loro complesso di nutrienti, forniscono tanti elementi correttamente dosati e concentrati, come l’industria (anche quella del naturale) non può fare.

tavolette