“Per crescere devi lasciare che il tuo presente e il tuo futuro siano completamente diversi dal passato. La tua storia non è il tuo destino”, così scrive A. Cohen e pensiamo abbia ragione. Poi, riflettendo, ci diciamo che però anche le nostre radici sono importanti: la nostra storia, la storia della nostra famiglia, le nostre esperienze, nel bene e nel male, vanno onorate perché è anche grazie a loro se siamo qui. Quindi, è vero che non dobbiamo farci influenzare, che è bene cercare di non vivere il passato come una zavorra, ma allo stesso tempo proprio quel passato potrebbe essere il nostro trampolino di lancio per il futuro.
Uno dei fiori di Bach che coadiuvano in questo processo è Honeysuckle, il rimedio che libera dalle catene del passato, che scioglie dalla nostalgia di quel che è stato, che apre il cuore ad accogliere qualcosa di nuovo senza sentire che quel che lasciamo andare è perduto per sempre.
Possiamo così chiederci, nel nostro cammino, se possiamo sentirci nel presente, sentire i nostri piedi e permettere che il nostro stesso peso ci faccia sentire più alti, se possiamo fidarci del fatto che l’esperienza di fallire e cadere, la nostalgia per come eravamo, quel senso di mancanza, ci aiuta a diventare più morbidi, comprensivi e saggi invece che più piccoli e miserevoli.
Siamo qui per trovare le fondamenta del nostro essere, queste sì che sono radici salde! Siamo qui per ricordare chi siamo davvero, per essere stabili a terra e sulle nostre gambe, in modo da poter spiccare il volo.
E poi, soprattutto, non siamo soli in questo viaggio di discesa e risalita. Il nostro è un viaggio di gruppo!