Nel pieno dell’estate, tra la seconda metà di luglio e agosto, la stagione si esprime al suo massimo grado in quando a calore, espansione, fuoco.
Non è per tutti. Se, infatti, in un primo momento, l’arrivo dell’estate viene salutato come periodo di luce e, finalmente, di belle giornate, divertimento e libertà, con l’andare dei giorni alcuni sentono la fatica che un eccesso di questa energia estiva può portare.
Questo dipende sicuramente dalla costituzione individuale e dall’equilibrio vitale in cui ci si trova.
Come sappiamo bene, la Natura offre però sempre un aiuto e una soluzione per permetterci di vivere bene ogni momento dell’anno e ogni fase della nostra vita.
Tutto è lì a disposizione. Da tempo immemore ce ne siamo serviti. Oggi, magari, è una conoscenza che ci sembra singolare, ma questo è dovuto al tipo di paradigma in cui siamo stati educati. In verità, è un sapere che ancora le nostre nonne possedevano e che, in fondo, dobbiamo solo ricordare. Certo, a volte ci tocca superare anche un po’ di pigrizia per iniziare a imparare di nuovo.
Veniamo quindi al dunque
La Naturopatia ci insegna che nel nostro corpo questo calore, che nel sistema planetario è dovuto al Sole, è analogicamente rappresentato dal cuore e dall’apparato circolatorio che fa scorrere il sangue in tutto il corpo.
Di conseguenza, l’attenzione andrà portata a non sovraccaricare di caldo ciò che nel nostro corpo è già depositario di calore.
In pratica significa non surriscaldare. Per esempio, non assumere troppi alimenti riscaldanti (la carne in particolare) ed evitare le cotture al forno, le rosolature, la griglia, le cotture lunghe.
Se necessario, è una buona abitudine rivolgersi a piante che possano “rinfrescare” come la Centella e i Mirtilli, che, tra l’altro sono benefiche per l’apparato circolatorio.
Il calore ha un altro effetto: porta secchezza. Lo vediamo nei campi e nei prati: in mancanza di acqua, il sole brucia.
Quindi, attenzione alla pelle, certo (idratare e nutrire), ma anche alle mucose in particolare quelle dell’apparato digerente e urogenitale.
Per qualcuno è infatti abbastanza frequente soffrire di cistiti o di stipsi proprio in questa stagione. E non è solo perché… non siamo a casa nostra! Le mucose disidratate sono più facilmente attaccabili da infezioni e l’intestino senza acqua si “prosciga” e rallenta.
Di questa secchezza risentono anche gli occhi.
Le risorse naturali? Non solo bere!
Ci sono tanti modi di favorire l’idratazione e uno di questi è l’utlizzo di piante a mucillagini come la Malva e l’Altea in infuso o breve decozione (che possono essere consumati anche a tempertorura ambiente).
Sulla pelle ci aiutano Aloe e Calendula.
Sugli occhi, impacchi a base di Camomilla.