Del cibo semplice

Gli antichi guaritori di tutto il mondo praticavano secondo metodi diversi, in base alla loro concezione dell’universo e utilizzando rimedi diversi. Tuttavia, c’è una cosa su cui tutti erano d’accordo, a giudicare da quel che è giunto fino a noi: il cibo è la prima vera medicina capace di mantenerci sani e di riportarci in salute se soffriamo di qualche squilibrio.
Quindi, prima di ogni altra cosa, anche oggi, per stare bene è importante iniziare con quel che si sceglie di mettere nel piatto. Per noi e per i nostri cari.
Tutto quello che mangiamo si trasforma nell’energia di cui abbiamo bisogno, ma è fondamentale anche per la lucidità mentale (quindi per pensare bene), per l’equilibrio emozionale e per un buon sonno.
Oggi ci sono tante teorie, correnti e mode. Alcune buone altre meno. Non è sempre facile scegliere, è vero. Secondo la Naturopatia un elemento essenziale è la semplicità, al di là di tante teorie.
Ci sono poche regole di base, secondo le quali il cibo dovrebbe essere:
completo, cioè non privato di alcuna sua parte nutritiva (per esempio la buccia dei frutti o la pellicina che riveste i cereali)
il meno trasformato possibile (rovinato dal calore, addizionato, raffinato)
nella sua forma naturale e vitale (no alle zuppe o ad altre preparazioni pronte anche se bio).
Già così c’è tanto su cui migliorare e tanto da cui prendere spunto, senza bisogno delle teorie più complesse che cambiano col tempo.

Un ultimo accorgimento è fondamentale quanto semplice: il come è importante quanto il cosa. I pasti andrebbero consumati in un ambiente piacevole, senza troppa fretta e masticando attentamente.