In questi giorni il polline vola nell’aria e dà un aspetto un po’ magico alla campagna e anche alla città. La poesia si perde se non si respira bene perché si soffre di allergie. In questo caso purtroppo si soffre per irritazioni agli occhi, alle vie respiratorie (naso e gola) e ci si sente stanchi e spossati.
Siccome l’allergia è collegata ad alti livelli di istamina, si possono ridurre i fastidi che questa causa introducendo alcune modifiche nelle abitudini alimentari. Per esempio, per non far aumentare la quantità di istamina in circolo nell’organismo, sarebbe saggio diminuire o meglio ancora eliminare quei cibi che ne sono naturalmente ricchi come i i salumi, i formaggi fermentati, il pesce congelato, i pomodori, le acciughe, le sardine, il tonno, le carni conservate, i crostacei freschi, la cioccolata.
Inoltre, sarebbe bene evitare di mettere in tavola quei cibi che derivano dalle piante al cui polline si è allergici. E’ stato infatti riscontrato un collegamento tra pollini fastidiosi e cibi che originano dalla stessa specie vegetale. Esempio tra i più lampanti sono le Graminaceae (oggi chiamate Poaceae) di cui fa parte primo fra tutti il troppo consumato frumento, ma anche avena, canna da zucchero, farro, kamut, mais, miglio, segale, orzo, riso, prodotti maltati (malto di riso, ecc.). Più i fastidi sono intensi più è necessario astenersi da alcuni prodotti.