Sempre giù di corda? Magari è colpa dei dolcificanti sintetici che si trovano in tutti quei prodotti light e sugar free.
Le ricerche più recenti hanno messo in evidenza che le bibite zero, cioè senza saccarosio ma con dolcificanti artificiali, sono tanto se non più dannose di quelle che contengono lo zucchero comune. Il motivo sarebbe il blocco del rilascio della serotonina, conosciuta come la molecola del buon umore che contribuisce anche al senso di appagamento e sazietà.
Non che il saccarosio faccia bene. Infatti, troppi zuccheri causano uno squilibrio nelle concentrazioni di questa molecola, provocando dei picchi di serotonina verso l’alto (il che porta euforia) e in poco tempo, dati i tempi veloci con cui vengono metabolizzati, dei picchi verso il basso (che portano a cattivo umore) determinando dipendenza.
I dolcificanti artificiali invece sembrano causare danni ancora peggiori, perché bloccano l’azione di questa molecola, favorendo quindi stati di umore basso e chiusura in se stessi.
Prestare attenzione a quel che si mangia e si beve diventa sempre più importante, non solo per preservare la salute fisica ma anche per prendersi cura del proprio stato emotivo, e perché quel che ci fa male viene spesso pubblicizzato come salutare. Una maggiore consapevolezza è la qualità che più siamo tenuti a sviluppare come individui e come collettività.
Un’alternativa? Gli infusi di piante consumati a temperatura ambiente o leggermente freschi, con l’aggiunta di succo di limone ed eventualmente di succo di mela o di agave che sono dolcificanti naturali e di minore impatto. Infine, passeggiate, attività all’aria aperta e il movimento intervengono a modificare in positivo sia il metabolismo degli zuccheri sia il rilascio dei neurotrasmettitori