Ogni cambiamento è difficile, di questo ne siamo consapevoli. È il motivo per il quale spesso attendiamo molto tempo prima di prendere in mano quel che non va per porvi rimedio. In Naturopatia ci occupiamo di disturbi funzionali, non di patologie vere e proprie, e tuttavia anche in questo ambito si richiede qualche cambiamento nello stile di vita, nelle abitudini alimentari, nel modo di approcciarsi alle diverse esperienze. All’avvicinarsi dei miglioramenti, prima che questi divengano stabili, però, si assiste a volte a un’improvvisa battuta d’arresto. Inconsapevolmente vengono attuati blocchi e meccanismi di auto-sabotaggio pur di non abbandonare un equilibrio che, sebbene in negativo, assicurava comunque un “qualcosa”. Qui entra in campo la pazienza. Alcune persone preferiranno prendere una pausa, forse lasciare i percorsi virtuosi a cui si era avvicinate, decidere che la Naturopatia non fa proprio per loro, affermare che non hanno visto alcun cambiamento anche quando l’osservatore esterno non direbbe lo stesso. Ecco, ripetiamo: qui entra in campo la pazienza… del naturopata. Si devono rispettare queste difficoltà, non forzarle, cercare quando possibile (e non sempre lo è) di trovare il rimedio o la tecnica che tranquillizzino e sappiano coadiuvare al meglio, ma anche lasciare che entri in campo l’accettazione, comprendere che non sempre ci si può rendere utili, e ricordare quanto diceva Ippocrate: “Guarire è una questione di tempo, ma a volte anche una questione di opportunità che si presentano”. Non sempre e non tutti colgono le opportunità, forse verrà il tempo, più avanti.