Lì al centro del petto e al centro del nostro essere il cuore supporta le istanze della mente e quelle della pancia. Sempre pronto a mediare tra ragione e istinto, genera il ritmico pulsare della nostra esistenza.
È il suo battere a dirci che siamo vivi, tanto che lo reputiamo l’organo più nobile ed importante, addirittura la sede della nostra anima. E’ lì che sentiamo le grandi espansioni, ma anche i turbamenti, i tremori e le oppressioni, gli entusiasmi e gli sconforti. Questo re che siede nel nostro petto, con la sua corona di vasi che lo cinge, rischia di essere sopraffatto dal gran lavoro a cui lo sottoponiamo, con le nostre vite tumultuose.
Non è un caso che la Natura ci offra, tanto in oriente quanto in occidente, varie specie di una stessa pianta capace di liberare questo sovrano indaffarato dall’oppressione, di nutrirlo e lasciar che regni saggiamente.
Questa pianta è il Biancospino di cui l’uomo utilizza da sempre fiori, bacche e semi per realizzare rimedi per sostenere la corretta attività cardiaca, migliorare l’ossigenazione dei tessuti e il battito, con un beneficio che si estende al resto del corpo (tutti i vasi vengono protetti) e alla mente (diminuisce l’ansia e l’emotività).
Che questa pianta possa far tali meraviglie lo dicevano già gli antichi medici cinesi, secondo i quali serviva per vivificare il sangue, i saggi medici ayurvedici, che la utilizzavano per riequilibrare gli umori responsabili di aritmie e insonnie, e i gli occidentali medici rinascimentali che vi scorgevano due forze in azione: quella di Marte, per via dei frutti rossi, delle spine, del legno duro e della fioritura scoppiettante come un fuoco, e quella di Venere, per i sui bei fiori bianchi, eleganti e delicati.
Queste due forze rappresentavano due divinità: il dio della guerra e la dea dell’amore, amanti tra loro, ma con nature differenti. Eppure il Biancospino, con la sua forza determinata e la sua bellezza, venusiana e raffinata, era ed è in grado di contenerle entrambe e di equilibrarle, così come i rimedi da esso ottenuti in grado di aiutare il cuore a rilassarsi e a funzionare in modo efficiente pur tenendo dietro a testa e pancia, agli istinti battaglieri che ci fan battere forte il cuore e ai tumulti d’amore, al furente affanno della lotta quotidiana e alla gioia a volte così straripante da essere dolorosamente incontenibile.