Nell’antica Roma, febbraio era l’ultimo mese e preludeva alla rifondazione dell’anno nuovo che iniziava a marzo. Per prepararsi al passaggio era quindi di buon auspicio purificarsi con riti e celebrazioni, in modo da entrale più leggeri e vitali in un nuovo ciclo. La stessa etimologia della parola febbraio si riferisce alla parola februa che significa “mezzi di purificazione”.
Come possiamo fare lo stesso oggi? In febbraio in effetti abbiamo l’impressione di entrare in un nuovo ciclo, ci pare di aver superato la maggior parte dei giorni invernali e ci prepariamo a godere della primavera, anche se per la verità manca ancora qualche tempo… eppure in noi qualcosa si attiva, vivace. È un buon momento per iniziare a pensare al nostro programma di depurazione sia fisico che mentale, per eliminare le tossine che si sono accumulate a causa di influenze e raffreddori, maggiore sedentarietà, troppi strappi nell’alimentazione, e così via.
Iniziate a fare una bella lista di quel che volete eliminare e poi affiancate a questa lista quale parte di voi deve essere coinvolta nel lavoro e quale “mezzo di purificazione” occorre adottare. Per esempio, per eliminare un eccessivo ristagno di liquidi, si devono attivare quegli organi che possono aumentare la diuresi (il rene, il sistema linfatico e quello circolatorio) e il mezzo saranno tisane o piante officinali diuretiche, oppure oli essenziali in applicazione locale con massaggi, frizioni a freddo, eccetera. Un altro esempio può essere di voler alleggerire un modo di pensare circolare e schematico. Dobbiamo allora coinvolgere la nostra mente, il mezzo sarà rappresentato da una miscela di fiori di Bach, da oli essenziali, da momenti dedicati alla respirazione consapevole e alla meditazione.
Ognuno inizi a prepararsi facendo la propria lista. Questo è già un modo per fare ordine e cominciare a sentirsi più leggeri. E in seguito valuti quali strumenti ritiene più adatti per portare avanti il proprio programma.