Gli occhi non sono “solo” lo specchio dell’anima

Gli gli antichi popoli mesopotamici, gli egizi, i cinesi e i greci osservavano gli occhi per valutare lo stato di salute di una persona e, in alcuni casi, per trarne auspici per il futuro. Nel Papiro di Ebers si trova un’affermazione che suona più o meno così: “Gli occhi sono per il corpo ciò che il sole è per il sistema solare”. Essi rappresentano cioè il centro, il punto di partenza da cui procede la luce e la vita.
Oggi, quando utilizziamo l’osservazione dell’occhio per valutare lo stato di salute di una persona, parliamo di iridologia. Nei secoli appena trascorsi, studiosi tedeschi come Felke, Angerer e Deck elaborarono le prime teorie e realizzarono i primi studi sui tipi costituzionali, suddivisero cioè gli individui in base al colore delle loro iridi, evidenziando in seguito particolari caratteristiche psico-fisiche comuni e biotipi. L’americano Jensen viene considerato il padre delle moderne teorie iridologiche.
Sebbene attualmente ci si serva di strumentazioni più avanzate rispetto al passato, come il microscopio ottico, videocamere e computer che elaborano le immagini delle iridi, permettendo di mettere a fuoco alcune zone e di ingrandirle per una più attenta analisi, l’iridologia rimane quello che era: lo studio del passato, del presenze e, in fondo, anche del futuro di un individuo. No, l’iridologia non ha nulla a che fare con gli aruspici (i quali, per altro si intrattenevano sui visceri), tuttavia è pur vero che osservare l’iride, analizzarne vari elementi come le colorazioni, le lacune, le sovrapigmentazioni, permette di definire l’eredità psico-fisica (il passato), lo stato attuale, i punti deboli della costituzione individuale e le sue risorse (il presente) e individuare sulla base delle caratteristiche e dei segni presenti quali squilibri potrebbero manifestarsi (il futuro).
La valutazione iridologica permette anche di avvicinare la dimensione psichica della persona, poiché gli stessi segni danno indicazioni oltre che sul piano fisico, anche su quello emozionale e mentale. Un valutazione iridologica permette quindi di realizzare una “mappa” di lettura di sé su più dimensioni, e permette di verificare come uno stesso tema riguardi tanto il nostro lato psichico quando quello fisico. Quindi gli occhi non rappresentano unicamente lo specchio attraverso il quale si riflette l’anima, ma sono anche un’eccellente vetrina in cui si mette in mostra il corpo con la sua meravigliosa fisiologia.