Che sonno!

Finalmente la primavera si avvicina e qualcuno pur apprezzando l’arrivo prossimo del bel tempo, vive uno stato di sonnolenza che l’accompagna per gran parte della mattinata se non per tutto il giorno. La natura si sta risvegliando e qualcuno preferirebbe invece rimanere a dormire. In realtà, in sincrono con l’ambiente circostante, anche il nostro organismo si prepara ed eliminare i sovraccarichi accumulati durante l’inverno. Lavora di più, sotto lo stimolo della luce e del rialzo di temperatura. Gli organi emuntori si apprestano a un gran lavoro ed è normale sentirsi più assonnati e stanchi, soprattutto se durante la stagione fredda ci si è impigriti e trascurati, lavorando troppo e mangiando in modo non salutare.

Per aiutare questo processo e recuperare energia, è sconsigliabile ricorrere a sostante toniche come il caffè, il ginseng o altro (anche se di origine vegetale, per esempio il guaranà). Meglio invece collaborare con il nostro corpo iniziando una depurazione primaverile: qualsiasi bravo naturopata sa consigliare cosa è più indicato per ogni tipologia di individuo, assecondandone il terreno e la specifiche necessità.

Se la situazione non è grave, e se non si soffre di patologie particolari, il da farsi non è complesso, tanto che ognuno può cominciare con accorgimenti semplici e basilari come, per esempio rinunciare un paio di volte alla settimana per 24 ore ad alcool, nervini (caffè, cioccolato), prodotti lievitati, grano, zuccheri raffinati e latticini, aumentando nel contempo le quantità di frutta e verdura. Inoltre sarebbe indicato imporsi, almeno per una decina di giorni, di andare a letto prima delle 22,30. Probabilmente il solo fatto di sentirsi meglio, spingerà a prolungare questi accorgimenti e a reiterarli, creando un circolo virtuoso di benessere.