Basarsi sull’intelligenza alimentare significa scegliere il meglio tra gli alimenti a disposizione, tenendo presente, tra i primi fattori, la stagione. Procedendo verso giornate più fredde, i cibi e le cotture dovranno essere preferibilmente riscaldanti, per proteggere da un clima che tende ad essere più rigido. Questo permette di diventare dei buoni alleati del nostro sistema immunitario nel suo compito di non farci cadere ammalati ai primi freddi.
Una proteina spesso poco consumata, perché ancora poco conosciuta, è il tempeh, alimento di natura relativamente yang ottenuto dopo aver fatto fermentare i fagioli di soia cotti. Il tempeh può essere annoverato tra le proteine; è molto sano, perché a differenza di altri alimenti proteici (soprattutto di origine animale) è piuttosto povero di grassi saturi, non contiene colesterolo ed è più digeribile.
Il tofu, più conosciuto e consumato, è anch’esso una fonte proteica a base di soia, ma risulta avere una natura più raffreddante del tempeh.
Se desideriamo prenderci cura di noi attraverso il cibo, e applichiamo i principi dell’intelligenza alimentare (intelligere, cioè scegliere tra varie cose), il tempeh è sicuramente una buona variante proteica da inserire nel menu settimanale quando si vive l’energia dell’autunno.