Nei mesi freddi, le temperature che si abbassano e la diminuzione delle ore di luce portano ad un aumento del consumo di dolci. Se a questo si somma una spesso ridotta attività fisica e, per le donne, l’effetto delle fluttuazioni ormonali, l’inverno porta facilmente con sé un aumento di peso.
Non è in sé una cosa negativa, se si tratta di qualche etto che si perderà al ritorno della primavera. Tuttavia lo diventa se l’accumulo riguarda soprattutto l’area dell’addome e il giro vita (un problema che potrebbe nascondere squilibri più importanti come disturbi dei metabolismi e cadiocircolatori). A questo problema vanno in contro soprattutto le persone che tendono fisiologicamente ad avere un metabolismo rallentato per caratteristiche diatesiche oppure per motivi legati all’età, quando il metabolismo rallenta fisiologicamente.
Vi lascio qualche suggerimento che di solito aiuta a modulare il desiderio di dolci:
– Utilizzare cereali integrali o semintegrali in chicchi, questo manterrà la curva glicemica modulata.
– Aumentare la quota di legumi, hanno lo stesso effetto. Per l’inverno si consigliano soprattutto gli azuki, i fagioli neri, che in Macrobiotica sono considerati dei toccasana per i reni (gli organi che più vanno protetti durante l’inverno).
– Cannella in polvere aggiunta al latte vegetale a colazione, al caffè d’orzo, alla frutta cotta.
– Avena Macerato Glicerinato che per alcune è un’ottima soluzione per la fame nervosa anche durante il preciclo e la premenopausa.
– Patchouli olio essenziale, in olfazione, per contrastare la fame improvvisa alla quale non si sa resistere. Non è un rimedio che funziona per tutti, ma per qualcuno è un toccasana.
– Nello Yoga, tutti i tipi di Pranayama anche i più semplici capaci di radicare, calmare e focalizzare. Uno dei più interessanti è sicuramente Nadi Sodhana.