Eccoci velocemente giunti a marzo che per molte culture tradizionali è considerato il primo mese dell’anno.
Anche per noi in fondo è un inizio perché è il mese in cui finalmente arriva la primavera. Tutto è nuovo e anche fisicamente sentiamo la necessità di rinnovarci adottando alcune pratiche di purificazione. Non sempre però si è ben compreso cosa questo implichi in termini di impegno verso se stessi.
Mi capita che mi venga chiesto di individuare uno o due alimenti da eliminare dalla dieta per sentirsi finalmente meglio, più leggeri e in forma. Indagando meglio purtroppo scopro che chi mi fa questa richiesta riscalda la maggior parte dei pasti, che per lo più i cibi passano dal freezer al microonde, che tutto è consumato insieme, senza ordine, primo, secondo, frutta, quando c’è, e dolce (quello c’è sempre e troppo spesso di cattiva qualità). Come si può pranzare e cenare con cibi non vitali, confezionati, la sera tardi quando si è più stanchi che affamati, mescolando tutto, non masticando e poi pensare che i colpevoli sono uno o due cibi da eliminare per risolvere tutto?
Per affrontare una buona depurazione serve modificare per un periodo il proprio stile di vita.
Non è sufficiente evitare per una quindicina di giorni uno o due alimenti ai quali in effetti si è intolleranti. Certo, a questo punto possiamo percepire la depurazione come un’altra incombenza in una vita già piena di obblighi e impegni, ma, lasciando da parte il fatto che prendersi cura di se stessi è il primo dei nostri doveri ed è normale che richieda impegno, possiamo iniziare con qualcosa di semplice e imparare che oltre a eliminare dei cibi, è importante sostituirli con altri per rendere più varia la dieta, che ancor più importante del “cosa” mangiamo è il “come”, da qui l’importanza di associare gli alimenti in modo adeguato, consumarli in tempi e luoghi adatti. In questo modo si inizia a favorire la depurazione, poiché migliorando la digestione l’organismo produce meno scorie. Il corpo pian piano comincerà a funzionare meglio e si potrà sentire un’energia rinnovata. In seguito potremmo associare alla depurazione del corpo quella della mente e delle emozioni dandoci il tempo di praticare delle tecniche che ci premuriamo di apprendere (la respirazione, la concentrazione, la meditazione …). In questo modo il percorso di depurazione sarà più graduale, consapevole, efficace e forse ci lascerà delle buone abitudini di vita, grazie alle quali le tossine tenderanno ad accumularsi meno.