Padma mudra – il gesto del cuore

Anche nella nostra tradizione occidentale cristiana abbiamo gesti che hanno un particolare significato e che tutti, anche chi non segue una via spirituale conoscono: le mani in preghiera, la mano poggiata su capo in segno di benedizione, la mano sul cuore…

Lo yoga da oriente ci ha donato gesti che pian piano abbiamo inserito nelle nostre pratiche, le mudra.
Con un significato allo stesso tempo simbolico e pratico, le mudra favoriscono la buona circolazione del prana (o energia vitale) mettendo in collegamento canali e plessi della fisiologia sottile (le nadi e i chakra). Come conseguenza, la parte fisica può sperimentare maggiore equilibrio e vitalità.

Padma mudra o mudra del loto rappresenta la purezza e la perseveranza tipica del fiore di loto (padma) che galleggia sopra le acque fangose, simbolo del desiderio, della paura e dell’attaccamento.

Padma mudra è un gesto delle mani progettato per avere un’influenza positiva sul chakra del cuore (Anahata).

Come si esegue

Unire le mani davanti al cuore con i pollici verso il petto. I palmi della mani, i pollici e tutte le dita si toccano. Gli indici, gli anulari e i medi si allontanano, a rappresentare il fiore di loto che apre i suoi petali, mentre pollici e mignoli restano uniti.

Quando praticare Padma mudra

Padmamudra può essere praticato durante la meditazione o mentre si eseguono alcune posture sedute come, per esempio, la posizione del loto (padmasana), la posizione dell’eroe (virasana) e la posizione facile a gambe incrociate (sukhasana) oppure posture in piedi come la posizione della montagna (tadasana).

Effetti di Padma mudra

Si dice che praticare questa mudra attivi il chakra del cuore, apra alla gioia, all’amore per sé e per gli altri, rilassi la mente e ispiri a perseverare sul  proprio cammino di crescita.

Il plesso cardiaco è connesso anche all’intuizione, alla conoscenza non razionale, alla comprensione istantanea della verità delle cose per come sono e al contatto con la propria natura e col proprio scopo nell’esistenza.

Piante complementari che possono essere associate alla pratica di questa mudra

Biancospino (Tintura Madre)
Gelsomino (Fiore italiano).